Mio fratello rincorre i dinosauri

“Mamma diceva che amare un fratello non vuol dire scegliere qualcuno da amare, ma ritrovarsi accanto qualcuno che non hai scelto e amarlo”.

 

 

Informazioni sull’autore: 

 

Giacomo Mazzariol è nato il 9 gennaio 1997 a Castelfranco Veneto, dove vive con la sua famiglia e ha due sorelle e un fratello. “Mio fratello rincorre i dinosauri” è il suo primo romanzo ed è diventato anche un film. Ha scritto anche “Gli squali” e ha contribuito alla stesura della sceneggiatura di una serie tv che si chiama “Baby”, trasmessa da Netflix. Nel 2015 ha caricato un video su Youtube “The Simple Interview” il cui protagonista è suo fratello Giovanni, affetto dalla sindrome di Down. Il video ha avuto grande successo e nel 2016, porta l’autore a pubblicare il suo primo libro. 

 

 

Trama:

 

Il libro narra la storia di Giacomo e della sua famiglia, dal punto di vista del ragazzino, che cresce insieme ad un fratello, che inizialmente pensa sia un supereroe. Tra le tante vicende che avvengono in casa Mazzariol, Giacomo affronta un percorso di formazione personale, passa dalla preoccupazione alla delusione, fino ad arrivare al piacere di condividere la sua vita con il fratello più piccolo.  Papà Davide, mamma Katia daranno ai loro figli, Chiara, Alice e Giacomo, “annunci” importanti all’interno di una Passat sporca, all’interno di una piazzola deserta di un supermercato chiuso. 

 

 

Commento: 

 

L’incipit del romanzo è descrittivo, infatti presenta Giovanni, il fratello minore del protagonista ed è efficace, perché è semplice ed avvia molto bene la lettura. Il personaggio che ho amato di più è la mamma Katia, una donna allegra, che ha una grande complicità con il marito e non si dispera di fronte alle difficoltà della vita, infatti sarà lei a spiegare a Giacomo, con voce dolce, che nella vita ci sono cose che non si possono governare, che vanno prese come vengono. È lei che parla d’amore ai suoi figli e consiglia di amare senza condizioni. Di lei il narratore mette in risalto gli occhi sempre pieni di stelle quando parla della vita.    Katia tiene molto ai suoi figli, rinunciando alla laurea e al suo lavoro per la famiglia, ha investito tutto il suo tempo per i figli e li ha protetti dalle difficoltà. Il personaggio che ho trovato più antipatico è stato Pisone, perché prende in giro Giacomo, per il fatto che ha un fratello Down. Il linguaggio del romanzo è semplice, scorrevole, con molti dialoghi, adatto anche ai più piccoli, ci sono anche parole gergali, che rendono il romanzo più vicino al linguaggio dei ragazzi. L’episodio che mi ha emozionato di più è stato quando gli amici di Giacomo, Brune e Scar, alla vista di Giovanni, si sono messi a suonare e a ballare insieme a lui. Mi sono immedesimata del personaggio di Giacomo quando doveva sostenere l’esame di terza media. I temi trattati sono l’adolescenza, la diversità, l’amicizia e che una persona può cambiare e migliorare. Sono temi molto vicini al mondo dei ragazzi. Certi episodi sono stati più commoventi, infatti mi hanno fatto riflettere, mentre altri sono stati più divertenti e mi hanno fatto ridere. Il romanzo può essere soprattutto di aiuto ai bambini che hanno un fratello affetto dalla sindrome di Down, ma può essere utile a chiunque, perché insegna a rispettare chi ha tempi diversi per apprendere e modi differenti di comportarsi. 

 

                                                                                                             Giada Tiburzi e la classe I G