Fahrenheit 451

«Bruciare sempre, bruciare tutto. Il fuoco splende e il fuoco pulisce»         

                                                                                                        Raymond Douglas Bradbury

Informazioni sull’autore

Raymond Douglas Bradbury (Waukegan,22 agosto 1920 – Los Angeles,5 giugno 2012) è stato uno scrittore statunitense, innovatore del genere fantascientifico. Nella sua carriera è stato anche sceneggiatore cinematografico. Nel 1934, durante la Grande depressione, a causa della quale il padre rimase disoccupato, si trasferì con la propria famiglia in California, dove scoprì il mondo della fantascienza, tanto da iniziare a scrivere alcuni racconti sulle riviste del settore. Tra le sue prime opere si contano anche racconti polizieschi e noir. Nel 1953 scrisse il romanzo breve “Gli anni del rogo (The Fireman)”, sulla rivista Galaxy Science Fiction, la trama del quale poi sarà rivista e ampliata nel capolavoro per cui è maggiormente ricordato, Fahrenheit 451, una sorta di elogio alla lettura ambientato in una società distopica, da cui fu tratto un film omonimo di successo diretto da François Truffaut. Raymond è morto all’età di 91 anni il 5 giugno 2012 a Los Angeles, nella villa dove si era ritirato.

 

Trama

Il protagonista Guy Montag ha 30 anni e lavora nei pompieri “sotto” l’elmetto numerato 451, come un tempo suo padre e suo nonno. Nella sua epoca (imprecisato futuro dopo il 1960) “la milizia del fuoco” non spegne gli incendi, ma appicca roghi, attraverso l’utilizzo di grossi lanciafiamme, alle case di coloro che hanno violato la legge, ovvero che nascondono libri in casa, poiché la lettura e il possedimento di libri è proibito. All’inizio della narrazione Montag sembra convinto della sua missione, poi però, in un mondo fra giganteschi schermi televisivi, una moglie che gli è indifferente e un lavoro di routine, inizia a chiedersi cosa contengano veramente i libri, sul perché le persone rischiano la loro libertà e la loro casa e perché sono stati proibiti dalla legge.

 

Commento

Il libro mi è piaciuto molto, sia per le tematiche affrontate sia per lo stile del racconto. Attraverso la descrizione di una società futuristica e molto tecnologica, secondo me l’autore vuole sollevare una serie di importanti riflessioni circa l’importanza dei libri e il rischio connesso alla loro eliminazione. Nonostante sia stato scritto nel 1953 questo libro è molto attuale, infatti la società presentata da Fahrenheit 451 ha alcune somiglianze con quella odierna; per fortuna oggi non ci sono pompieri che bruciano i libri ma il senso di superficialità, ben rappresentato in alcuni personaggi della storia, come per esempio la moglie del protagonista Mildred, è spesso presente sui social media.

Consiglio la lettura non solo agli appassionati di fantascienza, ma a tutti perché, come ci suggerisce Bradbury, non dobbiamo permettere che venga spento il pensiero critico o che venga azzerata la nostra creatività. 

 

Andronache Seya Roberto III D